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30mila euro a sostegno delle eccellenze gastronomiche italiane

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Dal Mipaaf una nuova opportunità per i settori ristorazione, pasticceria e gelateria: 30mila euro a fondo perduto per l’acquisto di attrezzature e beni strumentali. Scopriamo di più

Tra le aziende che, nel corso degli ultimi anni, hanno subito maggiormente le conseguenze del delicato contesto internazionale ci sono quelle che si occupano della somministrazione di alimenti e bevande. Non sono poche, infatti, le imprese che, alle prese con la pandemia da Coronavirus prima e con i forti rincari delle materie prime poi, si sono trovate in seria difficoltà, incapaci di far fronte alle dovute spese di rinnovamento delle proprie attrezzature.

La misura di cui vogliamo parlare oggi serve proprio a fornire un aiuto concreto alle eccellenze della ristorazione, della gelateria e della pasticceria italiana, consentendo alle aziende aventi diritto di usufruire di un contributo a fondo perduto per l’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature.

È stato pubblicato, nella Gazzetta ufficiale n.202 del 30 agosto 2022, un decreto attuativo del Mipaaf (Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali) contenente le direttive del “Fondo di parte capitale per il sostegno delle eccellenze della gastronomia e dell’agroalimentare italiano”.

In questo decreto, è previsto lo stanziamento di 56 milioni di euro complessivi, ripartiti in 25 milioni per l’anno 2022 e 31 milioni per l’anno 2023, per l’acquisto di attrezzature e beni strumentali.

Contributo ristorazione ed eccellenze gastronomiche: cosa prevede?


Il decreto prevede un contributo economico pari al 70% delle spese sostenute da parte delle aziende per l’acquisto di beni strumentali durevoli, per un’erogazione massima di 30.000 euro per azienda.

Bisogna però fare attenzione: non tutte le attrezzature acquistate sono ammissibili per l’ottenimento del contributo. I beni acquistati, per essere ammessi, devono possedere una serie di caratteristiche, quali essere strumentali all’attività d’impresa, essere nuovi di fabbrica, organici e funzionali e infine acquistati alle normali condizioni di mercato da terzi che non hanno relazioni con l’impresa.

Inoltre, è necessario che i suddetti beni strumentali siano mantenuti nello stato patrimoniale dell’impresa per almeno i successivi 3 anni rispetto alla data di concessione del contributo.

Sono escluse dal decreto le spese sostenute prima della presentazione della domanda di contributo, nonché quelle relative per pezzi di ricambio, terreni e fabbricati, così come beni usati e spese per consulenze, imposte, tasse, contributi e utenze varie.

Chi può accedere ai fondi?


Possono accedere ai fondi aziende afferenti ai settori della ristorazione, gelateria e pasticceria che siano in possesso di determinati requisiti.

Se operanti nel settore "Ristorazione con somministrazione", identificato dal codice ATECO ATECO 56.10.11, le aziende richiedenti devono essere in possesso di almeno uno dei seguenti requisiti:

  • Essere regolarmente costituite e iscritte al Registro delle imprese da almeno 10 anni;
  • Aver acquistato, nei 12 mesi precedenti, prodotti certificati DOP, IGP, SQNPI (Sistema di qualità nazionale di produzione integrata), SQNZ (Sistema di qualità nazionale zootecnica) e prodotti biologici per almeno il 25%.
Se, invece, l’azienda è operante nel settore "Gelaterie e pasticcerie" (ATECO 56.10.30) o "Produzione di pasticceria fresca" (ATECO 10.71.20), valgono le stesse condizioni ma la percentuale di prodotti certificati DOP, IGP, SQNPI, SQNZ e biologici scende al 5%.
Fermo restando il soddisfacimento dei suddetti requisiti, sono ammissibili le aziende che:

  • Sono nel libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria né sono sottoposte a procedura concorsuale o altra situazione equivalente;
  • Non sono considerate in difficoltà;
  • Sono iscritte presso INPS o INAIL e hanno il DURC regolare;
  • Sono in regola con gli adempimenti fiscali;
  • In caso di provvedimenti di revoca di agevolazioni, hanno restituito le somme eventualmente dovute;
  • Non hanno ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea.


Modalità di presentazione


Per quanto riguarda i termini e le modalità di presentazione delle domande, queste saranno comunicate dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, o comunque da Invitalia, soggetto gestore della misura, entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto (che coincide con la data di pubblicazione in Gazzetta ufficiale). Vi suggeriamo, pertanto, di monitorare costantemente i relativi siti web per ulteriori aggiornamenti.

La tempestività sarà fondamentale, in quanto i contributi saranno assegnati nel rispetto dell’ordine cronologico di presentazione delle domande.

Leggi il decreto nella Gazzetta ufficiale

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