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Come arredare un ristorante: guida pratica tra funzionalità e design

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Arredare un ristorante significa trovare il giusto equilibrio tra l'estetica della sala, che accoglie i clienti, e la funzionalità della cucina, dove il personale deve lavorare in modo efficiente. Ogni scelta deve rispettare le normative igienico-sanitarie e ottimizzare gli spazi disponibili per garantire un servizio fluido.

Arredamento sala: tavoli, sedie e atmosfera

La sala è il primo contatto con il cliente e deve trasmettere l'identità del locale. La scelta di tavoli e sedie per ristoranti parte da considerazioni pratiche: i materiali devono resistere all'uso intensivo e alle pulizie frequenti.

Il legno trattato con finiture professionali atossiche e resistenti alle pulizie frequenti garantisce calore estetico e buona durabilità nel tempo, mentre il metallo verniciato a polvere offre resistenza e facilità di manutenzione. Il polipropilene rinforzato rappresenta una soluzione economica e pratica, particolarmente indicata per locali con alto volume di coperti. La disposizione dei tavoli influisce direttamente sul numero di coperti e sulla qualità del servizio.

Bisogna calcolare lo spazio di passaggio per il personale (generalmente non inferiore a 90 cm, secondo le buone pratiche ergonomiche per il servizio in sala) e garantire la comodità dei clienti, evitando tavoli troppo vicini.

Come ottimizzare lo spazio in un ristorante piccolo?

Nei locali di dimensioni ridotte, i tavoli modulari permettono configurazioni flessibili a seconda del numero di ospiti. Le panche addossate alle pareti recuperano spazio rispetto alle sedie tradizionali, mentre le scaffalature verticali sfruttano l'altezza per esporre bottiglie o elementi decorativi senza occupare superficie utile. Creare zone funzionali distinte (area bar, sala principale, eventuale spazio attesa) aiuta a organizzare i flussi anche in spazi compatti.

Arredare la cucina professionale del ristorante

La cucina richiede un approccio diverso rispetto alla sala: qui conta l'efficienza operativa. Il Regolamento CE 852/2004 stabilisce i requisiti per le strutture destinate alla preparazione degli alimenti: superfici lisce, impermeabili, facilmente lavabili e disinfettabili. L’acciaio inox AISI 304 rappresenta lo standard per la maggior parte delle cucine professionali; l’AISI 316 è indicato in ambienti particolarmente aggressivi (pescherie, cucine di mare). Le pareti devono essere rivestite con materiali impermeabili fino a un'altezza adeguata, mentre i pavimenti devono essere antiscivolo, facilmente lavabili e conformi ai requisiti di sicurezza previsti dal D.Lgs 81/2008.

L'arredamento per cucine professionali include tavoli da lavoro, scaffalature, carrelli di servizio e armadi, tutti realizzati con materiali certificati per il contatto con gli alimenti.

Layout cucina: come organizzare gli spazi di lavoro?

Il layout ideale si basa su linee di lavoro razionali che collegano preparazione, cottura e lavaggio, riducendo gli spostamenti inutili del personale. In genere si consiglia una distanza tra le postazioni compresa tra 90 e 120 cm per garantire ergonomia, sicurezza e fluidità operativa.

La separazione tra zona calda (cottura) e zona fredda (preparazione, stoccaggio refrigerato) ottimizza i flussi di lavoro e rispetta i principi HACCP. I percorsi dovrebbero seguire una direzione unidirezionale per evitare contaminazioni crociate tra materie prime e prodotti finiti.

Gli spazi di stoccaggio per materie prime, attrezzature e rifiuti vanno pianificati fin dall'inizio, non sono un ripensamento.

Normative da rispettare nell'arredamento della cucina

Il Regolamento CE 852/2004 richiede che i locali destinati agli alimenti siano progettati per facilitare le operazioni di pulizia e disinfezione. I materiali devono essere lisci, non assorbenti e atossici. Le giunzioni tra pavimenti e pareti devono essere arrotondate per evitare accumuli di sporco.

La ventilazione deve essere adeguata, con sistemi progettati per mantenere una corretta direzione dei flussi d’aria e adeguate pressioni differenziali tra le diverse aree operative. L'illuminazione deve essere sufficiente per tutte le operazioni (il D.Lgs 81/2008 indica valori minimi di illuminamento per diverse attività) e le lampade devono essere protette contro la rottura accidentale.

Errori da evitare quando si arreda un ristorante

Sottovalutare i flussi di lavoro: un layout che sembra funzionare sulla carta può rivelarsi inefficiente nella pratica quotidiana. Il personale di cucina e sala deve potersi muovere senza intralci. Scegliere materiali domestici: tavoli, sedie e attrezzature per uso domestico non resistono all'intensità della ristorazione professionale.

I materiali certificati costano di più inizialmente ma durano anni. Ignorare le normative in fase progettuale: modificare una cucina già allestita per rispettare i requisiti HACCP comporta costi aggiuntivi evitabili con una progettazione corretta dall'inizio.

Non pianificare gli spazi tecnici: stoccaggio, lavaggio, gestione rifiuti richiedono spazio dedicato. Trascurarli crea inefficienze operative. Arredare un ristorante richiede una visione d’insieme che unisca design, normativa e operatività: solo così l’ambiente diventa uno strumento di lavoro efficiente e un elemento chiave dell’esperienza cliente.

Astraturri supporta ristoratori e imprenditori Ho.Re.Ca. nella progettazione e fornitura di arredi per sala e cucina professionale, offrendo soluzioni certificate, materiali conformi alle normative e layout studiati per migliorare l’efficienza operativa.

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